Particolarmente “particolare”
Cammino ed osservo tutto attorno; passo tra la gente, sfiorando i muri delle case e percorrendo una linea immaginaria che si snoda alternandosi tra le vie ed i vicoli; mi faccio guidare dalla casualità, lasciando piena libertà all’istinto, sempre così curioso ed attento.
Poi accade che ad un tratto un “qualcosa di particolare” rapisce l’attenzione, lo sguardo, quindi mi soffermo per osservarlo meglio, e scopro pian piano che è davvero così “particolarmente” originale e bello.
È proprio quel “particolare” che incuriosisce e che si evidenzia in tutta la sua intera unicità, vuoi per la sua soggettiva luce o per quella “particolarità” cromatica che lo risalta, o forse semplicemente per l’originalità della sua forma oppure il contrasto che si crea nel modo in cui si inserisce nell’intero contesto.
È quel “particolare delle cose”, anche le più semplici, che molto spesso sfugge innocente dal nostro frettoloso e disattento sguardo, perché può essere modestamente piccolo, per molti pure insignificante, in parte velato e nascosto, ma che se ne scopri la sua presenza, è un prezioso valore aggiunto, tutto ciò che crea la grande differenza.

























